Intimo e appassionante, il lungometraggio di Rebecca Zlotowski costituisce una delle ultime uscite settimanali della piattaforma video-stream in oggetto (link al film: QUI) e si presenta come un prodotto affine a stuzzicare l’immaginario degli spettatori, trasportandoli in un viaggio fatto di passioni attraverso la voce delle protagoniste. Ritrovatesi a Cannes per trascorrere la stagione estiva, la sedicenne Naïma (Mina Farid) e la ventiduenne Sofia (Zahia Dehar) vivranno un indimenticabile vacanza a contatto con le proprie emozioni e alla scoperta di se stesse.
Libertina e apparentemente priva di ogni inibizione (cfr titolo originale film Une fille facile), il carattere interpretato dalla seducente Dehar appare come un’anima perduta alla ricerca di un luogo di fuga, mentre l’altra protagonista è certamente più posata e pertanto – a detta della cugina – perderebbe le occasioni di spensieratezza migliori dando troppa importanza ai sentimenti. In realtà provata da un recente dolore, l’intraprendente donna disinibita e dal fisico statuario vorrebbe staccare la spina dalla realtà e vivere con passione ciò che la vita le offre, facendo leva sul suo fascino e sul suo atteggiamento sconsiderato che sembra covare un risentimento di fondo. Sullo sfondo del film, a prender largo spazio è il tema dell’amore, un orizzonte sensoriale sentito in modo differente dalle due, personalità molto vicine ma estremamente lontane nell’approccio alla vita. Sarà così che le due, una volta incontrati gli animi per certi versi sbarazzini di Philippe (Benoît Magimel) e Andrès (Nuno Lopes), potranno assistere ad un percorso di crescita interiore esplicitato solo negli sguardi per via dell’interruzione della narrazione dopo la partenza di Sofia, traendone ognuna un insegnamento che le farà inevitabilmente maturare, portandole all’affaccio con la responsabilità e arricchendole. Estremamente diverse tra loro, le ragazze restituiscono l’immagine del confronto teen tra la spensieratezza e la maggior cura del proprio io, con atteggiamenti diversi da parte loro, la prima portata ad avere un’ingente voglia di agire e fare esperienza, mentre la seconda non teme di rispettare valori e sani principi, rimanendo ferma nella ricerca di quel disegno di dolcezza a cui si dovrebbe ambire. Sceneggiato e diretto sulle corde di – come da immagine restituita dal montaggio rapido – una frenetica emotività, il film si arricchisce di una musicalità estremamente sensuale che allestisce scenari mentali lungo sapori e colori della beltà della natura umana e paesaggistica.