Ambientata nella Roma del 1989, la commedia di Fausto Brizzi uscita a Febbraio del 2006 è entrata nell’immaginario collettivo, proponendo un discorso leggero e particolarmente accessibile in cui, per certi versi, sarebbe anche possibile riconoscersi. Si tratta, infatti, della narrazione del periodo che anticipa gli esami conclusivi delle superiori o – per dirla come uno dei protagonisti – di quella fase che chiude l’adolescenza e prospetta all’assunzione di responsabilità della vita adulta. Significativa la scelta di render il film disponibile sulla piattaforma streaming di casa RAI per il periodo dell’irripetibile maturità di quest’anno, a conferma ulteriore – come evidente anche dalle molteplici iniziative on demand di questo periodo – della solidarietà dell’arte e del cinema alla popolazione del mondo e nella fattispecie ai più giovani.
Strutturato sulle consuetudini e i timori dei maturandi, il lungometraggio finisce per mandare diversi messaggi relativi al rimboccarsi le maniche, al non darsi per vinti e al dar valore sia all’istruzione che alle cose vere della vita come l’amicizia e i sentimenti. Raccontata tutta nella fotografia finale di quattro amici raccolti sotto la casa dell’amata di uno di questi, la valorizzazione in questione rispecchia l’importanza del supporto tra le persone, la necessità di trovare una costanza alla propria esistenza e l’opportunità di costruire rapporti sinceri e condivisi. Allestito lungo la “perspicacia” della colonna sonora costruita sul tema centrale della celebre canzone omonima di Antonello Venditti, il discorso narrativo della pellicola restituisce l’immagine della brillantezza di taluni luoghi della Capitale, costruendovi un enjambement stilistico tra scene non necessariamente consecutive ma lasciate in sospeso. Sullo sfondo del film, il racconto delle principali esperienze personali dei giovani, qui interpretate da Luca Molinari (Nicolas Vaporidis), Riccardo (Eros Galbiati), Massimiliano ‘Massi’ Apolloni (Andrea De Rosa), Alice Corradi (Sarah Maestri) e Claudia (Cristiana Capotondi), siano esse gli amori, le passioni, le fughe sbarazzine, l’esperienza scolastica e soprattutto la paura del futuro o il rapporto generazionale con gli adulti, quest’ultimo descritto dall’interazione scolastico-esplorativa tra il protagonista interpretato da Vaporidis e professor Marinelli (Giorgio Faletti).