Disponibile, in questi giorni, sul nuovo servizio di streaming Disney +, il contenuto realizzato nel 2014 per la regia di Zak Knutson spicca per la portata di un’impostazione prettamente cronologica, condotta attraverso le annate clou che hanno portato allo sviluppo dei Marvel Studios[1], correlando il discorso non soltanto alla storia del cinema, ma anche alle fasi di assestamento degli Stati Uniti, dell’Europa e del Mondo intero. Nati dalle ceneri della Timely Comics[2], subentrando solo nella denominazione, prima, alla Marvel Comics[3] e successivamente alla Marvel Films[4], gli studi fondati nel 2004 dalla Marvel Entertainment[5] sono stati acquisiti nel 2009 dai The Walt Disney Studios vantando, oltre a numerose fasi di assestamento e di esperienza editoriale, televisiva e cinematografica, anche diverse collaborazioni con le distribuzioni Paramount Pictures, Universal Studios e Columbia Pictures.
A raccontare l’evoluzione artistica partita da un assetto esclusivamente fumettistico e arrivata al mondo della settima arte, i principali protagonisti tra cui il compianto Stan Lee, il quale, collaborando a stretto giro con Jack Kirby, avrebbe dato l’avvio all’attuale franchise supereroistico della Marvel. Visionari e lungimiranti, i membri della Casa delle Idee avevano già lanciato un format cinematografico con il serial Captain America ai tempi della Timely Comics, interpretando – in un certo senso – il desiderio patriottico di quel frangente storico e il desiderio di schierarsi dietro ad un simbolo del Paese. Iniziando, così, a popolare l’Universo Marvel[6] e il Marvel Cinematic Universe[7], la casa editrice passò dall’introdurre diversi personaggi come Dr. Strange attraverso contenuti televisivi a spiccare il volo verso produzioni ben più consistenti con la resa cinematografica, dopo quella poco fortunata di Hulk nel 2003, del personaggio di Iron-man nel 2008, “spiccando il volo”. Diretto da Jon Favreau, Iron Man costituisce il primo capitolo della trilogia interpretata dal superbo Robert Downey Jr., protagonista di una storia rivoluzionaria di mezzi e tecnologie, grazie a cui ha indossato i panni dello stravagante supereroe “filantropo” (cit.). Partendo da allora, la serie interminata di successi Marvel costituisce uno dei patrimoni mondiali del Cinema sia per la storia che per i record registrati nella cinematografia moderna fatta di effetti speciali e sbalorditivi, particolarità, questa, per cui la Casa delle Idee ha saputo, indubbiamente, rivoluzionarsi sin dal primo fumetto Marvel Comics #1 del 1 Agosto 1939 e dal primo numero della serie I fantastici 4 del Novembre 1961 con cui viene fatto coincidere l’inizio dell’Universo Marvel[8], le cui radici richiamano, a gran voce, le sceneggiature di Stan Lee, i disegni di Jack Kirby, la supervisione dell’editore Tom Brevoort, l’impegno dell’attuale presidente della Marvel Entertainment Alan Fine e, naturalmente, il successo delle storie più intriganti, tra cui – oltre alle già citate vicende degli Avengers – anche quelle relative agli X-men e ai Guardiani della Galassia, il tutto in un calderone di narrazione e special effects, entrato di diritto nella pop culture mondiale del Cinema e dell’intrattenimento.
[1] Denominazione assunta dal 2004|Studio cinematografico e televisivo con sede in California
[2] Casa editrice di fumetti che, fondata nel 1939 a New York da Martin Goodman, cambiò il nome in Atlas Comics negli anni 50 per poi evolvere verso la Marvel Comics
[3] Casa editrice statunitense della Marvel Entertainment
[4] 1993 – 1996
[5] gruppo sussidiario della Walt Disney Company dal 2009
[6] dimensione spazio-temporale immaginaria nel quale si svolgono la maggior parte delle storie a fumetti pubblicate dalla editrice americana Marvel Comics.
[7] media franchise incentrato su una serie di film sui supereroi prodotti dai Marvel Studios e basati sui personaggi apparsi nelle pubblicazioni della Marvel Comics
[8] Fonte: WIKIPEDIA (https://it.wikipedia.org/wiki/Marvel_Comics)