Passata alla storia come la performance con cui i Queen conquistarono il Mondo, la folgorante esibizione della band guidata dal leggendario Freddie Mercury sarà ricordata per sempre come una delle performance rock migliori di sempre, un momento in cui il carismatico frontman si è distinto per carattere ed ha brillato con la preponderanza delle sue corde vocali ricercando il coinvolgimento.
Questa la particolarità maggiormente in luce nell’atteggiamento del cantante originario di Zanzibar, la ricerca, cioè, della partecipazione e di un contatto con il pubblico in virtù di un “amore” reciproco da gridare – come fa più volte nel corso del live – a gran voce. Portando sul palco brani fiammeggianti e strepitosi come Under pressure, Radio Ga ga, Another one Bites the Dust, la band britannica abbraccia i presenti in un intenso show di rock ‘n’ roll lungo una discografia divenuta parte integrante della musica mondiale, passando da – tanto per citarne alcuni – We will rock you a We are the Champions, due brani, questi, da subito entrati nel circolo dei più grandi eventi sportivi come veri e propri inni. Un’esibizione potente e di sicuro impatto sul Mondo, quella della formazione britannica, salita sul palco del Wembley Stadium di Londra per il concerto benefico del 13 Luglio 1985, rivelatosi il punto di passaggio per l’ingresso nella leggenda, quasi a definire la natura di condottieri degli indimenticabili musicisti e della loro dose magnetica esercitata sugli spettatori, catturati – in primo luogo – da Freddie e dal suo modo di fare abbracciando il microfono quasi fosse una chitarra in virtù di un approccio trasgressivo da performer regale. A spiccare durante la rassegna di brani anche la dedica fatta dal cantante alla madre attraverso l’esecuzione al piano di Mama, a specificare un lato umano ed emotivo estremamente sentito del cantante verso le proprie origini anche dopo essersi costruito quell’indimenticato personaggio che è Freddie Mercury.