Disponibile da oggi in radio e sugli store musicali, la nuova canzone scritta e composta dal rocker di Zocca, anticipata da una breve anteprima nell’edizione di ieri sera del Tg1 e Tg5, annuncia il ritorno in carreggiata di Vasco compositore dopo i singoli estratti dall’album Sono Innocente del 2014, tra cui la title track Sono innocente ma …, Guai e Quante volte. Un ritorno in grande stile, avvalorato dalla vena poetica del Blasco, questa volta incentrata su un’analisi e un bilancio della propria vita, focalizzandosi sulle difficoltà e sugli errori commessi.
Tematica forte del pezzo è, infatti, quella del rimpianto e della consapevolezza di aver imparato da errori, passioni e delusioni, il tutto tra malinconia e nostalgia. Come annunciato dallo stesso Vasco sui social, il brano in oggetto chiude un ciclo scendendo dal palco e raccontando – forse per la prima volta – l’uomo oltre l’artista nell’ottica di una riflessione su se stesso. Una canzone potente, quindi, che non manca di affascinare i fan e – come da sua attitudine principale di provocautore – provocare gli animi di chi l’ascolta lungo un testo talvolta ironico e riff di chitarra sconvolgenti e attraenti. Ad accompagnarlo un grande team di musicisti vecchi e nuovi tra cui Stef Burns e Mattia Tedesco alle chitarre, Beatrice Antolini alle percussioni, Paolo Valli alla batteria e il trio Eleonora Montagnana-Carlotta Aramu-Sofia Volpiana agli archi. Definendola una delle canzoni più importanti della sua vita, Vasco Rossi descrive la sua creazione in termini entusiastici e la relega ad una idea sorta dieci anni fa e finalmente messa in atto grazie ad un miracolo (cit.). Diretta da Pepsy Romanoff, la clip delle registrazioni in studio del brano, disponibile dalle 00.00 di oggi, mostra un Vasco disinvolto e caparbio per i nuovi temi toccati e diventati parte della sua discografia quarantennale.