Interpretata da un cast brillante a livello dialettico e figurativo, la commedia di Ivan Silvestrini sbarca stasera in prima visione su Rai 1 mettendo lo spettatore davanti alla situazione fittizia del Liceo A. Manzoni della periferia romana. Location principale del film, infatti, è Corviale, quartiere periferico capitolino entro cui viene circoscritta l’intera narrazione principalmente tra i muri dell’istituto scolastico con ben pochi spiragli esterni. Finita nel mirino del Provveditore Aristide (Francesco Procopio), la struttura scolastica guidata dal Preside interpretato da Andrea Pennacchi sarebbe a rischio chiusura perché considerata la scuola peggiore d’Italia con una percentuale altissima di bocciati, motivo per cui avrebbe bisogno di essere riabilitata proprio dai “peggiori” (cit.) insegnanti.
Intento a promuovere la sua nuova scuola ultra-moderna, il carattere interpretato da Procopio avrebbe mandato gli ultimi della graduatoria proprio per riuscire nel suo piano diabolico, non facendo i conti, però, con la predisposizione dei suoi carnefici a lasciare il segno. Professore di storia esperto di civiltà e cultura romana, Antonio Cioncoloni (Lino Guanciale) avrà l’occasione di dimostrare il suo valore e definire una simpatica verosimiglianza con le gesta combattive e ingegnose del suo mentore. Valvola motivazionale per eccellenza, Cioncoloni e gli altri docenti decideranno di prendersi cura dei propri studenti ed escogitare le mosse giuste per superare il temuto esame di maturità. Immagine clou del film la predisposizione sul tetto della scuola dell’intera squadra di docenti composta da Locuratolo (Claudio Bisio), Fanfulla (Maurizio Nichetti), Maurizi (Pietro Ragusa), Melis (Maria Di Biase), Venturi (Shalana Santana) e Golia (Alessio Sakara), a lanciare un messaggio di aiuto reciproco agli studenti, tra cui spicca il musicista Rocco Hunt, interprete di Luca Pagliarulo e autore della colonna sonora del film. Maschera ognuno di un differente approccio all’insegnamento, i protagonisti del prodotto cinematografico rappresentano pienamente la presa di consapevolezza del proprio ruolo e uno spirito collaborativo che – anche se con metodi poco raccomandabili – sia indirizzato a favore degli studenti. Frequenti i siparietti esilaranti tessuti all’interno della sceneggiatura di cui saranno protagoniste le plusvalenze o le mancanze dei neo-detentori di cattedra, tra cui le minacce a suon di biglie dell’insegnante d’inglese, le riflessioni categoriche sull’esistenza del docente di filosofia, lo stravagante metodo di forgiare il carattere del professore di educazione fisica Davide Golia, le doti seduttive della prof di italiano e la rivoluzione a suon di consolle del carattere interpretato da Bisio, senza dimenticare la venerazione del docente di storia per Giulio Cesare. Una trama ben confezionata a ridosso dei confini di una storia di rivendicazione dei propri diritti, definiti all’interno di un contesto di assunzione di responsabilità alla scoperta del disegno avverso, responsabilizzazione che vedremo sia nei docenti – da una parte che negli studenti dall’altra. Adattamento del film francese del 2013 di ispirazione fumettistica Les Profs, il lungometraggio di Silvestrini, uscito l’1 Maggio 2018, intende offrire una visione collaborativa all’interno del contesto istituzionale della scuola.