Da ieri in sala, il reebot è liberamente ispirato al fumetto di Lowell Cunningham e si pone in ottica spiazzante del titolo stesso con l’aggiunta di International assoldando una donna e strutturando la narrazione sulla cooperazione tra uomo e donna, versante tematico, questo, interpretato da Chris Hemsworth e Tessa Thompson.
Messasi in luce per capacità deduttive e investigative, Molly Wright (Tessa Thompson) verrà assegnata alla filiale londinese dell’organizzazione dedita alla caccia agli alieni. Reclutata dall’agente O (Emma Thompson), la novellina dovrà collaborare con l’agente H (Chris Hemsworth) assistendolo nel suo incontro con uno dei membri della famiglia reale aliena. Trasferendo la narrazione da Parigi a Brooklyn per poi arrivare a Londra, Marrakesh e Napoli, il film diretto da F. Gary Gray si pone – come da titolo – nell’ottica internazionale della globalizzazione contemporanea e senza freni rompendo l’americacentrismo delle pellicole originali. Costituita da numerosi stereotipi, citazioni e momenti distanti, per certi versi, dal genere della commedia di fantascienza, la sceneggiatura di Art Marcum e Matt Holloway è bilanciata dall’interpretazione forbita dei protagonisti e dall’arguta regia di Gray, attento ai colpi di scena e alla somministrazione filtrata di effetti speciali. Tra i personaggi della pellicola anche quello del direttore High T, interpretato da Liam Neeson, alle prese con una nuova prova attoriale di tipo – come avveniva in Taken, tra gli altri – avventurosa e tendente all’action.