In onda ieri nella prima serata di Rai 4, il film fantasy di Paul S. W. Anderson porta sul grande schermo la storia degli spadaccini schieratisi a difesa del re di Francia Luigi XIII (Freddie Fox) e del suo impero. Tratto dal romanzo omonimo di Alexandre Dumas, il lungometraggio risalta per lo spiccato uso dei colori e artefici pseudo – narrativi inseriti ad arricchire la ulteriormente romanzata sceneggiatura cinematografica sull’incontro dei tre moschettieri Athos (Matthew Macfadyen), Porthos (Ray Stevenson) e Aramis (Luke Evans) con il giovane guascone D’Artagnan (Logan Lerman).
Addestrato dal padre ex moschettiere interpretato da Dexter Fletcher, “l’impudente” (cit.) ragazzo non tarderà a trovare l’occasione per cacciarsi nei guai e dimostrare il proprio valore proprio contro le guardie reali di Rochefort (Mads Mikkelsen) al servizio del Cardinale Richelieu (Christoph Waltz). Desideroso di sbarazzarsi dei moschettieri, “sua eminenza” avrebbe indirizzato l’agguato nei confronti dei tre trovando, però, la freschezza e il desiderio di emergere del giovane della Guascogna, artefice di un nuovo stimolo alla nobiltà perduta dei moschettieri. Avendo fatto colpo sulla dama di compagnia della regina e su tutto il popolo, D’Artagnan verrà subito ricevuto a palazzo dal re per ricevere un’ammonizione con i suoi colleghi di spada, occasione, questa, utile ad entrare nelle grazie del re e ricevere la nomina ufficiale un tempo appartenuta al padre. Sullo sfondo della pellicola la velata intensità del rapporto padre – figlio, travisato nei valori del rispetto delle origini e nella consapevolezza da parte del carattere interpretato da Lerman di voler seguire le orme paterne e servire il proprio Paese. Sarà proprio l’arrivo del ragazzo in città a smuovere le acque per il ritorno in azione dei caratteri interpretati da Macfadyen, Stevenson ed Evans al fine di impedire – come dai piani di Richelieu – una guerra tra la Francia e l’Inghilterra. Elemento fondante del prodotto cinematografico la trasposizione di un classico del 1884 in chiave moderna e fantasy attraverso l’impiego di aeronavi, di scenografie galattiche e musiche contemporanee, parte di una travolgente colonna sonora tra cui spicca anche il brano When we were young dei Take That. Uscita in sala il 14 Ottobre del 2011 per la 01Distribution, la pellicola di Anderson sottolinea anche l’importanza del coraggio nell’affrontare il nemico per un bene superiore, in un certo senso, quello della Nazione.