In onda stasera su Italia 1 in prima serata, la pellicola in oggetto risulta costruita sul livello tematico tipicamente italiano dei valori familiari, raccontati dal regista Lucio Gaudino attraverso sketch esilaranti ed incontri/scontri comici strutturati sul gusto della risata. Autore del soggetto e interprete spassoso, Enzo Salvi fornisce una prova attoriale degna della sua comicità “casereccia” a fronte dell’interazione con un altro protagonista della scena comica romanesca, Maurizio Battista, allestendo gag esilaranti e scambi verbali piacevoli in ottica di rifacimento della celebre saga Fast & Furious.
Ereditieri dell’attività meccanica specializzata lasciata loro dai rispettivi padri, i romani Fausto e Furio si ritroveranno soci nella gestione dell’attività meccanica officina di famiglia dislocata nei pressi del capoluogo campano. Interpretati rispettivamente dagli attori romani Enzo Salvi e Maurizio Battista, i protagonisti dovranno rimboccarsi le maniche per assecondare il desiderio dei genitori, trovando un prezioso collaboratore in Tonino (Salvatore Misticone). Uno disoccupato e l’altro addetto al volantinaggio, i due vedranno l’eredità consegnatagli dal notaio interpretato da Maurizio Mattioli come un’occasione per rialzarsi, non sapendo, però, che la proprietà è fortemente gravata da un debito nei confronti del signor Mastino (Ernesto Mathieux), motivo per cui dovranno far i conti con il sicario interpretato da Stefano Ambrogi, uno scagnozzo tutto di un pezzo dalla caratterizzante parlata romanesca. Fulcro della commedia proprio l’elemento dialettico dei personaggi, elemento, questo, differenziato tra accento romanesco, da una parte e identificazione territoriale napoletana, dall’altra. Uscito in sala il 6 Luglio 2017, il prodotto cinematografico italiano, avvalorato dall’allestimento di scenografie affini alle originali nel contesto della gara clandestina, affronta in modo leggero la tematica del rispetto della tradizione familiare e del seguire le orme dei genitori, interfacciando – in un certo senso – la precarietà e la necessità di cogliere tutte le occasioni offerte dalla vita, il tutto inserito in una sceneggiatura con non poche frasi d’effetto, come nella motivazione fondante Nun potemo perde o nella locuzione tu hai l’ansia perché sei ansiano (cit. Fausto).