Trai più famosi romanzi gialli di Agatha Chtristie, Murder on the Orient Express (Vers. Italiana: Assassinio sull’Orient Express), pubblicato a puntate sul settimanale The Saturday Evening Post nell’estate del 1933, è comparso in Italia due anni più tardi per le edizioni Mondadori con l’iniziale titolo Orient Express. Scritto durante un soggiorno ad Istanbul presso l’Hotel Pera Palas, il prodotto letterario della Christie si struttura sui temi del delitto e dell’investigazione, portati allo stremo – come avviene nei rifacimenti cinematografici del 1974 e del 2017 – dal gruppo di personalità riunite sul Simplon Orient Express diretto verso il nord della Francia.
Bloccato da un’abbondante nevicata in Jugoslavia, il convoglio sarà investito della brama di vendetta nei confronti di Samuel Ratchett/Cassetti, truffatore con cui ognuno dei compagni di viaggio – in realtà uniti da un legame non dichiarato con la famiglia Armstrong – avrebbero un conto da regolare. Ispirato alla tragedia che colpì l’aviatore Charles Lindbergh, l’episodio raccontato assume una connotazione romanzata attraverso la raccolta indizi da parte dell’investigatore Hercule Poirot, anche lui sul treno e per questo chiamato a portar in luce l’avidità di tutti i passeggeri, scoprendo la vera identità di Ratchett. Alla base della narrazione il carattere investigativo di Poirot e il ritrovamento di elementi fondamentali allo studio del caso, tra cui un orologio fermo all’ora del delitto e una traccia inizialmente data per certa se non fosse per il comune desiderio di tutti gli ospiti dell’Orient Express. Numerosi i colpi di scena e i malintesi che porteranno il detective ad una stravagante risoluzione del caso attraverso una maestria investigativa e una propensione ad uno sguardo accurato su più fronti, a condire il fascino narrativo del bestseller della Christie di mistero e crime.