Remake dello spagnolo Fuga de cerebros, il lungometraggio segna l’esordio alla regia di Paolo Ruffini e risulta costruito lungo il tessuto comico della sceneggiatura, ponendo l’accento sul valore dell’amicizia, legame, questo, al centro dell’esperienza dei protagonisti. Deciso ad inseguire l’amore della sua vita, Emilio (Luca Peracino) volerà fino ad Oxford per dichiarare la sua cotta a Nadia (Olga Kent), trovando per la grande occasione l’appoggio dei fidi amici.
Timido ed impacciato, il carattere interpretato da Peracino potrà contare sull’appoggio dei fidi amici e compagni di viaggio interpretati da Paolo Ruffini nei panni di Alfredo, Frank Matano in quelli di Franco, Guglielmo Scilla alias Lebowski e Andrea Pisani / Alonso, tutti riuniti per fornirgli supporto dandogli coraggio nel rivelare una verità tenuta dentro da troppo tempo. Innamorato follemente, Emilio le proverà tutte pur di avvicinarsi alla sua musa, dai corsi alla facoltà di medicina alla rivendicazione di una ambigua situazione comportamentale, finendo per trascurare se stesso e rischiando perfino di rovinare l’amicizia con Alfredo. Una traversata, quella della combriccola protagonista, alla ricerca di se stessi e da cui scaturiranno anche malintesi e confessioni nel contesto di episodi comici e inaspettati guidati dall’interpretazione esilarante di un cast particolarmente affiatato. Regalando agli spettatori molteplici gag dai tratti imbarazzanti, i personaggi del film saranno artefici della strutturazione del prodotto cinematografico sull’orizzonte dell’interazione e di una crescita volta al raggiungimento della maturità e dell’indipendenza, tratti affrontati con eleganza e tonalità talvolta dissacranti da Ruffini, artefice del confezionamento di un film colorato e diversificato anche sul livello sociale, proponendo – presumibilmente – una riflessione sulla necessità giovanile di arricchire il bagaglio esperienziale tra i confini della libertà.