Uscito il 28 Maggio 1982 negli USA e il successivo 10 settembre in Italia, il terzo capitolo del franchise avente come protagonista il pugile italo – americano Rocky Balboa incentrala narrazione sull’assunzione di consapevolezza dell’essenza da campione da parte del carattere principale, alle prese con il raffronto contro un “avversario estremamente temibile” (cit.). Dopo aver conquistato il titolo mondiale dei pesi massimi e aver difeso la corona in più di dieci incontri, Rocky accetterà la sfida lanciatagli dallo sconosciuto e aggressivo Clubber Lang (Mr. T).
Combattente afroamericano proveniente da Chicago, il pugile interpretato da Mr. T si rivelerà un’ingente minaccia alla carriera e alla personalità dell’ormai civilizzato Stallone Italiano, sottoposto a duro stress a causa della scomparsa del suo mentore e dell’atroce sconfitta subita. Sconcertato dalla perdita del suo mentore Mickey (Burgess Meredith) e provato dalla mancata tenacia sul ring, il pugile di Philadelphia si rialzerà grazie al suo storico avversario Apollo Creed (Carl Weathers), tornato per riportarlo alla vittoria e fargli ritrovare lo sguardo di una tigre (cit.). Tessuto della sceneggiatura costituito, essenzialmente, dallo stravolgimento del metodo di allenamento, puntando particolarmente sul lato atletico e sulla velocità.Ruolo fondamentale nello scioglimento dell’intreccio narrativo quello di Adriana (Talia Shire), la quale, conscia delle difficoltà e al tempo stesso delle potenzialità del marito, sembrerebbe indurlo a non tirarsi indietro e fare sul serio, contando sul supporto di Apollo, Paulie (Burt Young) e Duke (Tony Burton). Regista e protagonista della pellicola, Sylvester Stallone confeziona un prodotto cinematografico mettendo in contrapposizione gli stati d’animo provati dal suo personaggio, passato dalla gloria di vincente al silenzio del doversi rimboccare le maniche per riprendersi ciò che gli spetta. Strutturato – come avverrà anche negli episodi successivi – sul tema della perdita, il film, candidato nel 1983 sia agli Oscar che ai Golden Globe per la canzone Eye of the Tiger, si inserisce in quell’ottica della necessità di combattere, tenendo ben presenti i temi della famiglia, dell’amicizia e soprattutto della gratitudine, valori che saranno messi in luce anche nel quarto capitolo della saga Rocky IV, in onda questa sera su Rai 3.