Ispirato ad una storia vera e magistralmente interpretato da uno strepitoso Stefano Accorsi, il lungometraggio di Matteo Rovere affronta certe dinamiche familiari inserite nel contesto dell’alta velocità. Talento promettente dell’automobilismo, Giulia De Martino (Matilda De Angelis) affronta i circuiti del campionato GT a bordo della sua Porsche e sotto la guida del padre.
Interpretata da una sensazionale Matilda De Angelis, al suo esordio sul grande schermo, la De Martino rispecchia la tematica dell’assunzione di responsabilità nei confronti del fratello e nell’onorare le scommesse su di lei. Provata da una perdita improvvisa e dal crollo delle certezze, la protagonista si occuperà delle incombenze e dei conti lasciati in sospeso fino ad allora, affrontando con tenacia le ultime gare, godendo dell’allenamento del fratello maggiore Loris (Stefano Accorsi). Vittima – se vogliamo – di una guida troppo pulita, la giovane pilota dovrà rivoluzionare il suo modo di guidare e prendersi dei rischi inseguendo l’obiettivo di tutelare la sua casa e il piccolo Nico.Leggenda del rally, il carattere interpretato da Accorsi si occuperà della preparazione atletica e su strada della sorella, fino a portarla a scalare la classifica Gran Turismo sottolineando – ancora di più – il tema della responsabilizzazione familiare sullo sfondo della sceneggiatura del prodotto cinematografico targato Fandango. Valore aggiunto alla pellicola italiana assegnato dalla rassegna dei bolidi inseriti a contorno delle scene, a segnalare l’attenzione ad una rispondenza tematica, a fronte di un’ottima prova del cinema italiano con l’alta velocità e l’adrenalina automobilistica.