ROCKY V – dignità e valore di un campione ormai entrato nella leggenda

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ROCKY V – dignità e valore di un campione ormai entrato nella leggenda

Andato in onda nella prima serata Rai di martedì 14 Agosto 2018, il quinto capitolo della saga con protagonista il pugile italo – americano Rocky Balboa (Sylvester Stallone) affronta il disagio dell’atleta, costretto al ritiro e a tornare nel suo vecchio quartiere a causa di una truffa finanziaria. Reduce dalla vittoria sovietica contro Ivan Drago e “appesi i guantoni al chiodo”, il pugile di Philadelphia dovrà misurarsi con un nuovo ruolo per prendersi una rivincita nei confronti della vita senza ricorrere alla sua principale attitudine.

Caduto in disgrazia (cit.) e provato dallo stato di bancarotta, Rocky finirà per trovare nella giovane promessa Tommy Gunn (Tommy Morrison) uno spiraglio per la riconquista della dignità personale,finendo, però, nel mirino del loquace affarista George Washington Duke (RichardGant). Intenzionato a riportare lo Stallone italiano sul ring, il meschino carattere interpretato da Gant arriverà ad infiltrarsi nella vita di Gunn e creare una tensione palpabile tra i due pugili, mirando alla suscettibilità e all’orgoglio di Rocky. Diretto da John Avildsen, il lungometraggio trasferisce la narrazione dal ring alla strada, circoscrivendo il combattimento nei dintorni del bar di Andy (Don Sherman) e caratterizzando la tenacia del protagonista, il quale, ferito nell’animo di campione e disposto a dimostrare il proprio valore, concederà al rivale l’occasione di guadagnarsi il tanto agognato rispetto. Al centro della sceneggiatura anche un largo spazio riservato alle dinamiche familiari del carattere interpretato da Sly, il quale potrà contare sul supporto e sulla riconoscenza dell’amata Adriana (Talia Shire), del cognato Paulie (Burt Young) e in particolare del figlio Robert (Sage Stallone). Interpretato dal reale figlio di Sylvester Stallone, il ragazzo alle prese con un nuovo tipo di educazione e con la presenza talvolta ingombrante di padre e allievo conferisce al lungometraggio l’immagine intima e sentimentale della necessità di avere – o tener semplicemente a mente – una figura paterna quale punto di riferimento.

By | 2018-11-18T00:24:57+01:00 Agosto 20th, 2018|Recensioni|0 Comments

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