Ambientato nella città di Cuneo, l’esordio alla regia di Giuseppe Lo Console, in sala dal 25 Aprile 2018, affronta la tematica della verità nel contesto della vita di coppia, strutturando la narrazione accomunando tre differenti storie originali e lontane da ogni stereotipo. Incipit strutturale del film la necessità e la ricerca di una verità talvolta scomoda e scoraggiante ma, comunque, indirizzata al chiarimento dei dubbi.
Costruita sostanzialmente ad episodi, la sceneggiatura circoscrive il tema centrale attorno alle situazioni di Ezio (Alessandro Tiberi) e Linda (Stella Egitto), di Francesco (Giuseppe Battiston) e Sara (Marilina Succo) e soprattutto della doppia vita di Alberto (Rocco Papaleo). Attanagliati dal dubbio o, presumibilmente, dal timore di essere traditi, i protagonisti della pellicola dovranno interfacciarsi con i differenti ambienti frequentati dai partner, dal mondo dello spettacolo a quello letterario, caratterizzati, in ogni caso, da una considerevole dose di fascino abbagliante ed equivoca. Ad accomunare gli episodi costituenti il tessuto cinematografico del film la struttura investigativa di Vittorio (Ninni Bruschetta) e Valeria (Sarah Felberbaum), incaricati di seguire i presunti traditori, missione che provocherà, però, imprevisti tutti da ridere, finendo per far affiorare l’elemento comune della riscoperta dell’amore. Fornendo – in un certo modo – l’immagine stessa della natura del film, la vicenda di Alberto rappresenta il sottilissimo confine tra verità e menzogna, mettendo di fronte al carattere interpretato da Papaleo, vittima di un incidente con conseguente perdita di memoria, le due mogli Irene (Olga Rossi) e Jamila (Rocio Muñoz Morales) con i rispettivi figli, forzandone una convivenza al fine di far luce sul passato dell’uomo.