Film del 1984, Karate Kid – per vincere domani costituisce il primo episodio della serie cinematografica The Karate Kid e, in virtù dello stesso sguardo dietro la macchina da presa, quello del Premio Oscar John G. Avildsen, riprende i temi vincenti di Rocky, pellicola del 1976 strutturata – per dirla in breve – a ridosso della presa di consapevolezza di sé stessi e sull’innesco del proprio valore a fronte di una tattica difensiva a primeggiare su quella offensiva.
A parlare, questa volta, è il karate, un nobile linguaggio fatto di onore e rispetto, caratteristiche non avvalorate dal Dojo Cobra Kai di John Kreese (Martin Kove), intento ad insegnare ai suoi ragazzi il combattimento senza pietà.Tra questi Johnny Lawrence (William Zabka), imbattuto campione del torneo locale che prende di mira Daniel La Russo (Ralph Macchio), un giovane trasferitosi con la madre intento a “coltivare” l’amicizia con il misterioso Miyagi (Pat Morita), un saggio uomo di Okinawa relegatosi alla cura dei bonsai e alla riparazione degli utensili. Motivo dell’astio tra i due l’interesse corrisposto del protagonista per Ali Mills (Elisabeth Shue), compagna di scuola dei caratteri interpretati da Zabka e Macchio, i quali dovranno attendere l’annuale torneo di karate under 18 prima di scendere a patti. Sottofondo del film costituito dalla vicenda di reciproca conoscenza tra il nuovo arrivato in città e la bella cheerleader interpretata dalla Shue, a fronte di un implicito tema sentimentale giammai al di sopra, però, della preparazione atletica di Danielsan (cit.) sotto la guida del Maestro Miyagi, il quale sembrerebbe avvalersi di pratiche di allenamento alquanto inconsuete ma mirate allo sviluppo della difesa e dell’equilibrio del ragazzo, a fronte di lezioni valide anche nella vita e non solo sul quadrato.