Sequel de L’asilo dei papà, la pellicola in oggetto pone i protagonisti della precedente avventura dell’asilo domestico davanti alla nuova sfida di provvedere allo svago estivo dei propri figli, motivazione per la quale Charlie (Cuba Gooding,Jr.), vittima – in un certo senso – dei ricordi del passato – azzarderà una mossa incosciente verso il proprietario del Driftwood, campeggio estivo della sua infanzia da risollevare.
Arrivato nelle sale cinematografiche italiane l’1 Novembre 2007, il film di Fred Savage risulta costruito attorno alla tematica dei rapporti familiari, strutturandosi attorno all’interpretazione del protagonista, ora impacciato e ora geniale nella gestione del campeggio, in virtù di una contrapposizione tutta da ridere. A sorreggere il prodotto cinematografico il sapore della sfida per la conquista delle Olimpiadi dei Campeggi, in cui i ragazzi del Driftwood dovranno fronteggiare i vicini del campeggio di Lance (Lochlyn Munro), un ex rivale di Charlie ora alla guida del Camp Canola. Costretto a far i conti con alcune ferite e con una sconfitta maldigerita del passato, Charlie dovrà avvalersi dell’aiuto dell’amico Phil (PaulRae) e soprattutto del padre, il colonello Buck (Richard Gant), intervenuto a conferire disciplina e spirito di squadra nei ragazzi sotto la guida del figlio. Impartendo lezioni e valori sulla propria identità, il carattere interpretato da Gant si rivela punto di congiunzione e dialogo tra l’ambizione alla vittoria e il bisogno di evadere dei ragazzi, ponendoli – in sostanza – davanti alla necessità di assumersi le proprie responsabilità e crescere. A prender largo spazio nella sceneggiatura la descrizione di un duplice rapporto padre/figlio con il protagonista nel mezzo, preso, da una parte, in veste di padre e guida di Ben e dall’altra come figlio di Buck, figura paterna in cui rifugiare le proprie angosce e paure, trovando motivazione ad affrontarle.