Strutturato sulla descrizione dell’intensità del rapporto tra padre e figlio, il lungometraggio di Menahem Golan pone di fronte l’esperienza di Lincoln Hawk (Sylvester Stallone) e l’ingenuità di Michael (David Mendenhall), un figlio in netto contrasto – almeno inizialmente – con il padre a causa di false verità assorbite negli anni.
Affidato alla madre Christina Hawk (Susan Blakely) e plagiato dal nonno Jason Cutler (Robert Loggia), il giovane interprete riversa l’angoscia dell’abbandono tutta sul carattere interpretato da Stallone, allontanatosi – in realtà – a causa delle pressioni del suocero. Desiderosa di garantire al figlio un degno futuro anche con il padre, Christina rivela fragilità e buon senso in relazione al suo stato di salute, motivazione per la quale sembra mirare al riavvicinamento di figlio e marito. Protagonisti di un road movie costruito a bordo di un camion, i due caratteri andranno incontro alla scoperta di loro stessi, assorbendo il tema di un reciproco incontro ed entrata in relazione. Un viaggio rivelatosi – essenzialmente – occasione di contatto e apprendimento di lezioni di vita sull’assunzione della responsabilità e dei valori di coraggio, consapevolezza, a fronte di – proprio come da desiderio della donna – una ritrovata unione. Arrivato nelle sale cinematografiche italiane il 20 Febbraio 1987, il prodotto cinematografico, corredato di una significativa colonna sonora e sviluppato nel contesto di un torneo di braccio di ferro, spicca per l’intensità nella ricostruzione del rapporto padre/figlio a fronte della naturalezza di relazione e supporto reciproco.