Ambientato nel contesto sportivo del baseball, il lungometraggio drammatico di Robert Lorenz intende mostrare l’evoluzione del rapporto familiare tra il talent scout Gus (Clint Eastwood) e della figlia Mickey (Amy Adams), i quali non nascondono la malinconia per una passata interazione. A fornir loro l’occasione per riavvicinarsi una trasferta in North Carolina per studiare Bo Gentry (Joe Massingill), una promessa del baseball da arruolare nella formazione degli Atlanta Braves.
Da decenni uno dei migliori scout sulla piazza, il protagonista si rivela preda degli anni che avanzano non volendo, però, né rendersene conto e né chiedere supporto. A venire in suo aiuto, nonostante la reticenza, la ragazza interpretata da Amy Adams, contattata da Pete Klein (John Goodman) per stare accanto all’amico in virtù delle sue preoccupazioni per l’uomo. Sullo sfondo del film l’agrodolce rapporto padre – figlia in relazione all’interpretazione di Eastwood e della Adams, malinconici nel recupero di una pregressa complicità. Un viaggio alla riscoperta di una rapporto che, partito dalla comune passione per il mondo del baseball, nonostante le strade professionali differenti intraprese dai due, talent il primo e avvocato la seconda, si risolverà in una ritrovata sincronia a manifestazione anche di un insegnamento tramandato di padre in figlia. Alla base della sceneggiatura la collaborazione dei due nel cercare una nuova stella del baseball, tematica inerente allo stato di ansia della giovane nei confronti della salute del padre, specificando un livello di rispetto verso il proprio genitore e i suoi insegnamenti passati.