Diretto da Chris Columbus e interpretato dal carismatico Robin Williams, il lungometraggio in oggetto concilia la tematica dell’amore paterno con quella della rivoluzione di se stessi. Alla base del film il forte senso di amore genitoriale, nutrito dal bisogno di accompagnare i figli nella crescita ed esserci al momento del bisogno, risvolti tematici impersonati con freschezza dal compianto attore statunitense.
Separatosi dalla moglie Miranda (Sally Field) e restio all’idea di poter godere della presenza dei ragazzi soltanto nel weekend, Daniel Hillard (Williams), chiamato ad un inevitabile confronto con Stuart (Pierce Brosnan), si trasformerà nella distinta signora inglese Mrs. Doubtfire e assumerà il controllo della sua vecchia casa nei panni di una governante dalle ottime credenziali. Non mancheranno colpi di scena e tratteggi esilaranti lungo il tessuto del prodotto cinematografico, condito da una brillante e divertente interpretazione del carattere centrale, abile nella cattura del grande schermo attraverso un trucco da Oscar (cfr.) e i tratti mimici e colloquiali di un grande attore. Brillante nell’intrattenimento e nell’educazione dei più piccoli, la Doubtfire/Hillard sottolinea l’importanza e la necessità di vivere pienamente un legame di sangue tra genitori e figli, mostrando la disponibilità a mettersi in gioco in virtù di un amore incondizionato. Centrali nel lungometraggio i momenti dichiaratamente leggeri e coinvolgenti, tra cui spiccano quello della cura casalinga “a bordo” di una scopa/chitarra, a fronte di emozioni di sicuro effetto sui fruitori del film, qui riportato a distanza di pochi giorni dal venticinquesimo anniversario dall’uscita, celebrato da Brosnan e compagni sui social.