L’infezione:
Nuovo album della band, carico di un rock potente ed energico, quasi per gettare, affrontando temi aspri ed attuali, un monito contro l’omologazione quotidiana della società contemporanea, malata di convinzioni, di raccomandazioni e di modelli. L’unica via di scampo a questa malattia, sindrome dell’essere perfetto, è l’infezione, terapia intensiva che darà vita ad un essere infettoche sopravviverà a quello perfetto e lo guarirà, infettando l’uomo allo scopo di salvarlo e di sostituirlo nella catena evolutiva (“sono io l’infezione che ci salverà dall’estinzione”).
13 brani in cui i rocker pugliesi dicono tutto quello che hanno da dire con sincera onestà: si passa dalla title – track “L’infezione”, acuta presa di coscienza di rifiuto dei modelli e dei dogmi imposti dalla società, fino ad arrivare alla satiro – ironia del funkyes “Vaginocrazia”. Maggior dose di serenità nei brani riflessivi “Tra due orizzonti”, “Comparse” e “Sanguisughe”mentre un tono malinconicamente divertente si rileva in “Accerchiato”, brano che analizza e definisce singolarmente gli atteggiamenti della società in cui viviamo.
La formazione degli One Way Ticket risale al 2003 e il loro debutto è segnato dall’album “Fase di decollo”, stabilitisi con uno schieramento a quattro: Moris Maremontiè la voce della band e anche prima chitarra; l’altra chitarra è quella di Giorgio Visimberga,mentre alla batteria figura Guido Loi; infine, sia al basso che alle tastiere troviamo Marcello Magro, il quale si occupa anche del sintonizzatore. Nel giugno 2006 si sono visti sul palco del RoxyBar di Red Ronnie e nel novembre 2009 hanno stupito il pubblico con un Lp dal titolo “Ora et implora”, accolto con entusiasmo fortissimo dalla critica. Gli One Way Ticket hanno circa 300 concerti all’attivo, tra cui quello del 2010 al fianco dei Placebo.