Durante la giornata di ieri, dedicata alla memoria delle vittime di stirpe ebrea e dei deportati militari e politici anche italiani nei campi di concentramento, oggetto delle persecuzioni e dello sterminio da parte dei soldati tedeschi all’ordine di Hitler, motore del movimento nazista, tra i molteplici appuntamenti romani su questa ricorrenza, lo spettacolo musicale Il diario di Anna Frank, messo in scena dalla Compagnia delle Stelle presso il Teatro Sistina, ad inaugurare la rassegna Domenica mattina in musical.
Lo spettacolo è costruito sul racconto della vita della giovanissima Anna Frank, nome italianizzato di Annelies Marie Frank, rivissuto attraverso le pagine del suo diario: proprio questa è stata l’idea che ha dato il via al progetto teatrale…… guardare uno spettacolo, cioè, con l’angoscia di chi conosce già l’epilogo(cit. Natalia Ginzburg). Raccontare per esorcizzare ………. questo il senso primario della messa in scena drammatica, in veste di commedia musicale, attraverso musiche e canti della stessa Anna, speranzosa di trovar salvezza. La narrazione passa da momenti prettamente tragici e di disperazione a momenti dolci, proprio per l’intenzione di rendere meno amara una realtà storica tanto drammatica, portandola sul palco con suggestione ed emozione nel rivivere l’epoca. Una pagina di storia, quindi, quella che gli attori e tutto il team organizzativo della compagnia hanno tracciato, soddisfacendo ampiamente i presenti, nonché l’opinione pubblica, grazie a questo spettacolo in cui sono stati passati in rassegna anche i turbamenti e le insicurezze dei più giovani, Anna, la sorella Margot e l’amico confidente Peter, facendone emergere le personalità. I passaggi cruciali della narrazione sono diligentemente riportati e curati in chiave musicale e amplificati dalla proiezione di un video che riporta le azioni crudeli dei fatti. Si tratta di uno dei periodi più bui che l’umanità ha vissuto, in una simbiosi di amori, paure, drammi e speranze, sentimenti ricalcati brillantemente dallo spettacolo fatto di tematiche crude ma addolcite da commedia e musica. Emozioni forti quelle che arrivano agli spettatori nell’assistere ad una sorta di omaggio nei confronti delle vittime umane sacrificate in tali circostanze, prendendo in esame le due famiglie Vaan Dan e Frank, di cui è sopravvissuto solo Otto Frank, padre di Anna. In conclusione, il messaggio che, probabilmente, la Compagnia delle Stelle ha voluto lanciare attraverso questo spettacolo è quello di guardare al futuro con coraggio e speranza, senza prescindere, però, dai ricordi del passato.
Ricordo cinematografico con il film In Darkness. Il coraggio di un uomodel 2011, diretto da Agnieszka Holland e proiettato presso il Nuovo Cinema Aquila durante le ore pre-serali. Tratto dal libro del 1991 In the Sewers of Lvovdi Robert Marshall, il film, candidato all’oscar nel 2012, ripercorre le fasi della persecuzione nazista sugli ebrei, attraverso la narrazione delle gesta di un uomo, Leopold Soscha, ispettore fognario costretto al doppio gioco perché amico di un generale ucraino di nome Bortnik. Infatti, in cambio di soldi aveva dato rifugio ad alcuni ebrei ma, nel corso dei 14 mesi di allerta, il suo atteggiamento nei confronti degli sfortunati ex abitanti del ghetto muterà.
Il pericolo di essere scoperto |
L’ispettore e la moglie |
In conclusione, sia il musical che il film, in proiezione anche oggi, hanno emozionato gli spettatori, costringendoli a riflettere sui fatti narrati, a partire da quelli dell’alloggio segreto dei Frank e dei Van Daan, per finire con la storia di Soscha, entusiasta di aver dato la libertà a quelli che sonoi suoi ebrei, un lieto fine parziale che però non deve farci dimenticare le vittime dell’olocausto, a cui sono dedicate le celebrazioni della giornata della memoria.