Ad apertura della decima edizione della Festa del Cinema di Roma, un film dal tono provocatorio che analizza la disavventura lavorativa di Mary Mapes (Cate Blanchett), giornalista e produttrice televisiva per la CBS. Artefice dello scoppio del caso sul mancato servizio militare del presidente in carica, la donna entra ben presto nell’occhio del ciclone per l’inchiesta mandata in onda.
Di lì a poco, una volta superata la bufera mediatica, però, l’attenzione si sposterà sui giornalisti che hanno messo in dubbio la versione ufficiale della storia, provocando, talvolta, evidenti malintesi. A supportare la protagonista sarà l’anchorman Dan Rather (Robert Redford), anche lui caduto, inevitabilmente, nell’incomprensione che sarebbe, però, testimoniata da valevoli prove. Diretto da James Vanderbit, il lungometraggio in oggetto, muovendosi attorno ad una precisa descrizione dei caratteri, risulta essere una trattazione spesso introspettiva, la ricerca di una verità, come suggerisce il titolo, indiscutibile. Costruito sulla base di una storia realmente accaduta, quella della controversa vicenda dei favoritismi politici, anche detta Rathergate, il film di Vanderbit vanta un cast stellare, a partire dalla Blanchett, interprete della donna che, attraverso la sua inchiesta, sconvolse l’opinione pubblica americana. Tra gli altri interpreti della pellicola, Dennis Quaid ed Elisabeth Moss, rispettivamente nel ruolo del colonnello Roger Charles e di Lucy Scott.
Soggetto del lungometraggio è, quindi, lo scoop condotto sul mancato servizio militare di Bush, rivelatosi infine falso. Presentato a Roma nel giorno stesso dell’uscita americana, l’intento del regista sembra mirare alla sensibilizzazione riguardo l’eccessiva pressione che, talvolta, alcune professioni possono comportare, particolarità messa in evidenza sino all’epilogo del film.